NOZZE D’ORO TRA I ROTARY CLUB EMPOLI E AMBOISE

Cinquant’anni fa due città divise dalla geografia ma unite dallo spirito rotariano decisero di tendersi la mano. Empoli, nel cuore pulsante della Toscana, e Amboise, gioiello della Valle della Loira, suggellarono un legame di fratellanza che ha superato il tempo, le frontiere e i cambiamenti del mondo. Il gemellaggio tra i Rotary Club di queste due città è nato nel 1975 come espressione autentica dei valori rotariani: amicizia, servizio, comprensione internazionale. Questo sodalizio fu suggellato nel nome di Leonardo da Vinci (il Rotary Club Empoli, comprende, oltre alla città di Empoli, il territorio del Comune di Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Montelupo e, appunto, Vinci, patria del Genio del Rinascimento). Dal 28 Maggio al 1° Giugno 2025 numerosi soci del Rotary Club Empoli, guidati dal presidente Roberto Gelli, con relative consorti, si sono recati in visita al Rotary Club Amboise, come è consuetudine ogni due anni. L’accoglienza degli amici francesi è stata eccezionale ad iniziare dalla cena nella villa della loro socia Anne Marie Peric, che si è esibita all’arpa, seguita dal nostro socio Luca Prosperi, che ha dato a sua volta dimostrazione della sua abilità al pianoforte con pezzi molto applauditi. I giorni seguenti sono stati molto intensi con visita del Castello di Amboise, residenza del Re di Francia, dove si trova la tomba di Leonardo, dello Chateau di Clos Lucé dove il grande Genio trascorse gli ultimi anni della sua vita, e di altri due castelli della Loira, Gaillard e Azay Le Rideau. Degna conclusione di questo incontro è stata la cena di gala nella suggestiva cornice di Chateau Chissay, dove nella speciale ricorrenza del 50°, è stata allestita una mostra di foto rievocative ed è stato proiettato un video celebrativo della lunga amicizia di questi due clubs. Nel corso della serata il socio di Empoli Andrea Mazzoni è stato insignito del massimo riconoscimento del Rotary, il Paul Harris Fellow, a ricordare il suo impegno pluriennale nel seguire l’Azione internazionale. Sempre perfetta infatti è la sua organizzazione degli incontri che si svolgono ad anni alterni, ora in Francia e ora in Italia. Simbolico il momento dello scambio dei doni fra i due presidenti, Cristian Parizel e Roberto Gelli, a suggello di un’amicizia che lega queste due realtà rotariane. Molto significativo il dono offerto dal Rotary Club Empoli: un piatto di ceramica di Montelupo Fiorentino rappresentante l’uomo vitruviano nel simbolico abbraccio dei gagliardetti dei due clubs. Quindi, a mezzo secolo di distanza, si è celebrato non solo un importante anniversario, ma il successo di un patto morale e culturale che ha saputo resistere alle intemperie del tempo. In questi cinquant’anni, centinaia di soci, famiglie e giovani hanno intrecciato legami personali grazie a questo ponte ideale costruito sull’impegno reciproco. Il gemellaggio ha favorito incontri, scambi culturali, progetti comuni nel nome del servizio al di sopra di ogni interesse personale.

Dai forum tematici agli scambi giovanili, dalle visite istituzionali ai progetti umanitari, l’unione tra Empoli e Amboise ha avuto sempre come faro la condivisione dei principi rotariani: etica, solidarietà e apertura al mondo. Ma forse, al di là delle attività formali, ciò che più colpisce è la forza dell’amicizia che è nata tra i soci. Persone diverse per lingua e cultura, ma simili per ideali, hanno saputo creare una comunità trasversale che è esempio concreto di cittadinanza globale. In un’epoca in cui spesso prevalgono divisioni e chiusure, questo gemellaggio rappresenta una testimonianza luminosa di come il dialogo e la collaborazione possano diventare strumenti di pace. Il cinquantesimo anniversario non è solo un momento celebrativo, ma anche un’occasione per riflettere sul futuro. Le nuove generazioni di rotariani sono chiamate a custodire e rinnovare questo legame, adattandolo alle sfide del presente. La tecnologia, la sostenibilità, l’inclusione sono temi che dovranno ispirare i progetti dei prossimi decenni, mantenendo vivo lo spirito originario del gemellaggio.

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